Oggi parliamo di attenzione, e giocheremo insieme per capire meglio i nostri livelli di attenzione.
L’attenzione è un processo cognitivo che permette di selezionare alcuni stimoli provenienti dall’ambiente, ignorandone altri.
In generale possiamo definire l’attenzione come l’insieme dei processi di selezione che il cervello mette in atto nei confronti degli stimoli che giungono dal mondo esterno.
È come se fosse un filtro, che lascia passare soltanto gli stimoli rilevanti per i nostri scopi.
L’attenzione “selettiva”
Esistono diversi tipi di attenzione in psicologia, ma oggi parleremo dell’attenzione selettiva e faremo insieme un test a riguardo.
Per attenzione selettiva si intende la capacità di concentrarsi su uno stimolo preciso e di elaborare le informazioni rilevanti derivanti da esso per il raggiungimento di uno specifico scopo.
Un esempio tipico è quando siamo ad una festa e stiamo parlando con una persona.
Noi prestiamo attenzione alle parole di questa persona, ignorando tutte le altre decine di voci intorno a noi.
Nonostante le nostre orecchie sentano le voci di tutti gli altri, grazie all’attenzione selettiva possiamo selezionare ed analizzare solo la voce della persona con cui stiamo parlando.
Facciamo un test insieme per valutare la nostra attenzione selettiva, preso da un celebre studio di Daniel Simmons del 1999 e preparatevi ad una sorpresa:
Eccovi un altro semplice esempio:

Attenzione selettiva in medicina
Nel lavoro del medico conoscere questo argomento è fondamentale per riuscire ad elaborare al meglio i bisogni del paziente e riuscire ad avere una visione di insieme più completa della persona che abbiamo davanti.
Tanti pensano che nello studio del medico il paziente arrivi con una o più domande, e che il nostro lavoro sia rispondere a quelle domande, a quei bisogni, facendo una diagnosi ed assegnando una terapia.
Sì, molto spesso è così. Ma avere la capacità di andare oltre a quello che il paziente ci dice, ricordarsi che davanti abbiamo una persona e non solo una patologia, può spesso essere molto più utile.

Se una persona viene nel nostro studio perché ha la pressione alta, l’istinto è di concentrarsi solo su quello e di assegnare, ad esempio, un farmaco per abbassare la pressione.
Ma se ampliassimo lo spettro della nostra attenzione, e non ci concentrassimo solo sull’argomento pressione alta, se non selezionassimo solo quell’aspetto che ci viene riferito, potremmo essere in grado di cogliere altri indizi utili per curare al meglio la persona che abbiamo davanti.
Potremmo scoprire ad esempio che questa pressione alta ha cause che non derivano da una semplice ipertensione, e che potremmo risolvere questa situazione con altri approcci più adatti alla persona in questione.
Questo vale nel lavoro del medico ma vale ovviamente in tutti gli ambiti. Riuscire ad avere una visione più ampia delle cose, anche se ci viene richiesta attenzione solo su un singolo particolare, può davvero fare la differenza!
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