In questo periodo storico il vaccino per il Covid accentra sicuramente l’attenzione delle persone.
Inizialmente per questa nuova malattia si sono provate molteplici cure.
Da quando ad inizio 2021 sono usciti i primi vaccini si è iniziato a combattere la malattia a livello mondiale somministrando il vaccino a più persone possibili.
E con l’inizio della campagna vaccinale sono iniziate ad uscire le più disparate teorie.
Affrontiamo oggi il discorso della somministrazione multipla del vaccino.
Vaccini diversi, tempistiche diverse
All’inizio della campagna vaccinale era presente un singolo vaccino: il vaccino prodotto dalla ditta Pfizer che prende il nome di Comirnaty.
Ad oggi sono dodici i vaccini autorizzati da almeno un’autorità nazionale di regolamentazione per l’uso pubblico:
Vaccini a RNA
- vaccino Pfizer-BioNTech, il primo approvato per l’uso regolare
- vaccino Moderna
Vaccini a subunità proteiche
- vaccino Nuvaxovid della Novavax, il primo vaccino a subunità ricombinanti di glicoproteine approvato nell’Unione europea
- EpiVacCorona dell’Istituto Vektor
- ZF2001.
Vaccini inattivati convenzionali
- BBIBP-CorV di Sinopharm
- BBV152 di Bharat Biotech
- CoronaVac di Sinovac
- CoviVac
Vaccini a vettore virale
- Sputnik V dell’Istituto di ricerca Gamaleya
- vaccino Oxford-AstraZeneca,
- Ad5-nCoV della CanSino
- vaccino Johnson & Johnson
Ogni vaccino ha peculiarità differenti e tempi e dosi differenti.
Perchè piu somministrazioni?

Veniamo ora al punto della questione: Perchè sono necessarie più somministrazioni del vaccino?
Questa domanda ci viene posta quotidianamente nello studio.
Questa domanda ha dato alibi, ai non esperti in materia, di poter creare le più disparate teorie.
Veniamo ora però ad una risposta scientifica a questa domanda.
La risposta a questa domanda è molto più semplice di quanto si possa pensare.
Più somministrazioni equivale a meno potenza del vaccino?
Assolutamente NO!
A prescindere dalla potenza del vaccino, la plurisomministrazione non ha niente a che vedere col vaccino ma ha a che vedere con la malattia e con il normale funzionamento dell’organismo.
Il virus del Covid 19 è, come è noto, un coronavirus.
Peculiarità di tutti i coronavirus, virus già conosciuti da decenni in campo scientifico, è la loro facilità di mutare.

Cosa sono le mutazioni e perché sono importanti?
I virus, in particolare quelli a Rna come i coronavirus, evolvono costantemente attraverso mutazioni del loro genoma.
Mutazioni del virus Sars-CoV-2 sono state osservate in tutto il mondo fin dall’inizio della pandemia.
Mentre la maggior parte delle mutazioni non ha un impatto significativo qualcuna può dare al virus alcune caratteristiche come ad esempio un vantaggio selettivo rispetto alle altre attraverso una maggiore trasmissibilità, una maggiore patogenicità con forme più severe di malattia o la possibilità di aggirare l’immunità precedentemente acquisita da un individuo o per infezione naturale o per vaccinazione.
In questi casi diventano motivo di preoccupazione, e devono essere monitorate con attenzione.
Il corpo umano: una macchina meravigliosa e precisa
Il corpo umano è una macchina meravigliosa e precisa che ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo.
La memoria immunologica, cioè la capacita di ricordarsi come produrre immunoglobuline contro un particolare virus, necessita di un notevole dispendio energetico.
Non da meno va ricordato che se memorizzo una cosa ho meno energie per memorizzare qualcos’altro.
Perchè quindi più somministrazioni del vaccino?
La risposta viene automatica una volta che abbiamo chiarito come funziona la risposta immunologica e come sono fatti i virus come i coronavirus:
Siccome i coronavirus mutano velocemente il corpo umano, nei secoli di evoluzione, non ha reputato importante riservare energie alla memorizzazione perpetua della loro risposta immunologica.
Discorso diverso, per esempio, per quanto riguarda il virus del morbillo che, siccome non muta, necessita di una memoria a lungo termine e quindi il suo vaccino va effettuato una singola volta nella vita.
Fino a che i coronavirus generavano una normale patologia a carico delle vie aeree paragonabile ad un semplice raffreddore questo sistema era semplicemente perfetto: minimo sforzo, massimo risultato!
Nel caso del coronavirus del COVID19 che genera una patologia importante a carico di più organi fino anche a sintomi gravi e alla morte bisogna, ogni tanto, ricordare al corpo come produrre le immunoglobuline contro il coronavirus ed è per questo che le somministrazioni del vaccino sono multiple.
Il corpo umano si dimentica velocemente come produrre le immunoglobuline necessarie a combattere il virus ed il vaccino glielo ricorda!
Non ci sono quindi teorie cospirazionistiche dietro a queste plurime somministrazioni ma semplicemente il funzionamento fisiologico dell’organismo.
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