Ciao a tutti! Oggi parliamo di un farmaco che tutti conosciamo molto bene e che sicuramente abbiamo assunto nella nostra vita, il Paracetamolo.
In Italia si trova nelle sue classiche formulazioni da 500 mg e 1000 mg, in sciroppo pediatrico, in supposte, e in soluzione, per l’utilizzo endovenoso.
Viene utilizzato dagli anni 50 come farmaco, anche se è stato sintetizzato per la prima volta nel 1878.
Il paracetamolo appartiene alla categoria dei FANS, farmaci antinfiammatori non steroidei, ma rispetto ai suoi simili, è considerato atipico, in quanto ha potere antinfiammatorio piuttosto scarso e non ha attività antiaggregante.
Perché superstar?
Perché nell’ambulatorio di medicina generale è uno dei farmaci più utilizzati e più sicuri che prescriviamo ai nostri pazienti.
Tanti pensano serva solo per abbassare la febbre. In realtà il motivo per cui è così utilizzato (è il farmaco più venduto in Italia) è soprattutto per la sua azione antidolorifica.
Dottore, ho dolore alla spalla.
Bene, può prendere Paracetamolo.
Eh ma io prendo il farmaco per il sangue, quello lì… per diluirlo…
Si, ma può prenderlo lo stesso.
Ma ho spesso un po’ fastidi di stomaco…
Beh, è quello meno dannoso in assoluto della sua categoria.
Ma io sono in gravidanza!
Lo può prendere, signora.
Ho anche mal di testa, posso prenderlo comunque?
Sì, anzi è uno dei farmaci di prima scelta anche per il mal di testa!
Insomma, è un principio attivo che anche nei casi più complicati, quando una persona prende più medicine, quando ci sono anche altre patologie concomitanti, spesso può comunque essere prescritto dal medico.
Ovviamente non è la soluzione ad ogni male, non sottovalutate che comunque è un farmaco e comunque, come tutti i farmaci può avere effetti collaterali. Consultate in caso di dubbi il vostro medico prima di assumerlo, specialmente se avete patologie o prendete già altri farmaci.

Quanto ne posso prendere al giorno?
La dose massima consigliata nelle 24 h è di 3 grammi (ad esempio 3 pastiglie da 1000 ogni 8 ore).
E se ne prendo troppa cosa succede?
Il suo problema principale è la tossicità per il fegato.
La dose in cui inizia a manifestare tossicità è sopra i 6 grammi nelle 24 h. Ci sono comunque studi in cui si sono verificati problemi anche sotto i 6 g, ma è estremamente raro vedere problemi sotto i 3 grammi al giorno.
Vi dò un’informazione utile a riguardo: il paracetamolo ha un antidoto, ed è l’N-acetilcisteina. E’ una sostanza comunissima presente in molti sciroppi o bustine per sciogliere il catarro, che sicuramente conoscete!
Quindi un errore da non commettere è, durante un’influenza, è usare sia sciroppi per la tosse con N-Acetilcisteina che Paracetamolo: quest’ultimo sarebbe come non prenderlo in pratica.
Quanto dura l’effetto?
Circa 4 ore. Infatti, quando si ha la febbre, ha spesso molto più senso assumere 500 mg ogni 4 ore per rimanere coperti durante tutto il giorno (non ci si deve però svegliare la notte per prenderla!) che prenderla da 1000: quella da 1000 come dicevo si può prendere al massimo 3 volte in un giorno, quindi ogni 8 ore, per cui in queste 8 ore rimanete scoperti per 4 ore, e la febbre si mette a fare come un ottovolante, su e giù.
Dottore, ho preso paracetamolo ma non serve per i miei dolori!
Beh, negli ultimi anni sono uscite diversi nuovi farmaci contro il dolore che includono il paracetamolo. E’ buona pratica medica utilizzare spesso queste associazioni se non fosse sufficiente da solo, in quanto 2 sostanze insieme in questi casi hanno un’azione sinergica, ovvero si aiutano a vicenda potenziandosi. È come se 2 + 2 facesse 5 in questi casi.
Insomma, tu is megl che uan!
Va altresì detto però che in queste combinazioni sono sicuramente più frequenti possibili effetti collaterali.

Paracetamolo associato ad altri antidolorifici
Un’associazione storica è quella con la codeina, un oppiaceo debole. Paracetamolo + codeina è la combinazione sicuramente più utilizzata, è efficace e sicura. Capita spesso di prescrivere anche questa. Può però dare classicamente stitichezza, nausea, vomito, intontimento in generale.
Altre associazioni con oppiacei sono paracetamolo + tramadolo, paracetamolo + ossicodone. Anch’esse molto utili, hanno però effetti collaterali anche più frequenti dell’associazione con codeina (l’ossicodone è un oppiaceo molto potente).
Altre formulazioni utili sono con l’Ibuprofene e con la caffeina. Personalmente usiamo spesso anche queste due associazioni, e vi possiamo assicurare che funzionano meglio di Paracetamolo da solo. Storie di vita vissuta!
Insomma, anche nel casi più importanti di dolore cronico o dovuto a brutte malattie, il paracetamolo ha spesso un ruolo in mezzo a tutti gli altri antidolorifici.
Avete altre domande su questo farmaco? Fatecele sapere nei commenti qui sotto, cercheremo di rispondervi!
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