Sono ora disponibili i nuovi vaccini anti-Covid. Bisogna farlo? Chi deve farlo? Quali sono i rischi?
I nuovi vaccini disponibili sono due, prodotti sempre dalle aziende Pfizer e Moderna.
Sono vaccini aggiornati che coprono efficacemente contro la variante Omicron BA.1, oltre che il ceppo originale denominato “Wuhan” (indovinate perché).
Vengono chiamati “bivalenti“, in quanto coprono queste due varianti, ma sono risultati utili anche contro le varianti Omicron successive da dichiarazioni del Consiglio Superiore di Sanità.
Questa vaccinazione viene anch’essa considerata “dose booster“.
Chi deve fare il nuovo vaccino anti-Covid?
La vaccinazione è raccomandata soprattutto nelle persone fragili e negli over 60, ma tutti gli over 12 potranno richiederla.
Chi ha già fatto la “quarta dose” (o chi ha fatto 2 dosi di vaccino, Covid e poi quarta dose) non deve fare questo nuovo vaccino al momento (non sono previste ancora “quinte dosi”).
In generale va comunque fatta almeno 4 mesi dopo una precedente vaccinazione o infezione da Covid.

Sono vaccini sicuri?
Il profilo di sicurezza, scrive l’EMA, è sovrapponibile a quello dei precedenti vaccini, e gli effetti collaterali sono per lo più lievi e di breve durata.
Come già vi avevamo raccontato in questo articolo, i vaccini anti-Covid possono dare, anche se molto raramente, effetti anche gravi, e ci sono stati dei decessi.
Ma per fare un confronto con altri farmaci, una vaccinazione anti-Covid è più sicura di Tachipirina o Aspirina.
Uno studio statunitense ha stimato che 325 milligrammi di Aspirina al giorno comportano un rischio di mortalità di 10,4 per 100.000 persone all’anno: rischioso comunque meno del guidare un’auto o di lavorare come vigile del fuoco.
Invece per quanto riguarda la Tachipirina (paracetamolo) uno studio riporta sempre gli USA che in un anno è stata causa di 56.000 accessi al pronto soccorso, 26.000 ricoveri e 458 decessi, di cui 100 accidentali. 1 decesso ogni 768.000 persone. Questo soprattutto per dosaggi eccessivi e relativi problemi in particolare al fegato.
Nel Regno Unito invece il paracetamolo ogni anno è causa di circa 150 decessi.
In Italia, dagli ultimi dati di farmacovigilanza dell’AIFA, le vaccinazioni anti-Covid hanno causato in Italia, da gennaio 2021, 29 morti, con circa 1 decesso ogni 5.000.000 di dosi somministrate.
Questo tasso si conferma analogo a quello che avevamo analizzato quasi un anno fa.

Vaccinarsi oppure no?
Il consiglio è sempre quello di proteggersi, specialmente se si hanno determinate patologie.
È assolutamente vero che il Covid non è più spaventoso come prima, è vero che ci sono restrizioni che ormai non hanno più molto significato, come la quarantena nei positivi asintomatici e l’utilizzo di mascherine se non si è persone fragili, anche al chiuso.
Il rischio zero in ogni caso non esiste. Qualsiasi farmaco, come qualsiasi nostra azione, può comportare dei rischi.
Il Covid per fortuna non è più letale come prima, ma che può comunque lasciare strascichi non da poco: Il consiglio è di proteggersi se abbiamo più di 65 anni o abbiamo delle fragilità/patologie.
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