È uscito da pochi giorni l’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità, con tutti gli ultimi aggiornamenti statistici nazionali sino al 1° dicembre 2021 riguardanti il Covid-19.
L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) è un organo dello Stato ed sul suo sito viene definito il “principale centro di ricerca, controllo e consulenza tecnico-scientifica in materia di sanità pubblica in Italia, in cui lavorano 2300 persone tra cui ricercatori, tecnici e personale amministrativo con l’obiettivo di tutelare la salute dei cittadini.
Al fianco del Ministero della Salute, delle Regioni e dell’intero Servizio sanitario nazionale (SSN) le loro strutture orientano le politiche sanitarie sulla base di evidenze scientifiche.
Dalla prevenzione e promozione della salute fino al contrasto al cancro e alle malattie croniche e neurodegenerative, dall’autismo, alle malattie rare, da quelle infettive fino alle dipendenze patologiche ci occupiamo di salute a trecentosessanta gradi“.

E’ un ente affidabile? Assolutamente sì.
In questo articolo vi riportiamo gli ultimi numeri a proposito di Covid-19 e vaccinazioni raccolti dall’ISS.
I numeri del Covid
Dall’inizio dell’epidemia alle ore 12 del 1 dicembre 2021, sono stati diagnosticati dai laboratori di riferimento regionali e riportati al sistema di sorveglianza integrata Covid-19 5.043.356 casi confermati e 133.281 decessi.
L’8,5% della popolazione ha quindi incontrato il Covid, quasi un italiano su 10.
Lo 0,2% della popolazione italiana è deceduta per Covid. 2 persone su mille. Sono numeri che fanno riflettere.
Nel 2019 in Italia sono morte 3173 persone per incidenti stradali.
Nel 2017 in Italia sono morte per cancro 180.085 persone, pari al 27.7% delle morti registrate quell’anno.
In un anno il Covid è diventata la quarta causa di morte in Italia.
Quanto funziona il vaccino anti Covid-19?

Gli ultimi dati di efficacia del vaccino ci dicono che protegge dall’infezione al 75%.
Non è una percentuale altissima, ma è una buona percentuale. In futuro sicuramente potremo avere percentuali maggiori con nuovi vaccini.
In generale, dopo cinque mesi dal completamento del ciclo vaccinale (le prime 2 dosi attualmente), l’efficacia del vaccino nel prevenire la malattia, sia nella forma sintomatica che asintomatica, scende dal 75% al 44%.
Questo è il motivo per cui ci si sta affrettando sulla terza dose e perché si è passati da 6 mesi a 5 mesi di attesa dopo la seconda dose.
Rimane elevata l’efficacia vaccinale nel prevenire casi di malattia severa, in quanto l’efficacia per i vaccinati con ciclo completo da meno di cinque mesi è pari al 93% rispetto ai non vaccinati, mentre risulta pari all’85% per i vaccinati con ciclo completo da oltre cinque mesi rispetto ai non vaccinati.
La vaccinazione si conferma quindi molto efficace nel prevenire la malattia respiratoria/polmonare da Covid-19.
I morti di Covid-19 sono al 96,3% persone non vaccinate o con ciclo vaccinale incompleto e sono per il 3,7% persone vaccinate con ciclo completo (queste ultime presentano un’età media e un numero medio di patologie più alti rispetto ai deceduti non vaccinati).
Si stima, grazie a due studi molto importanti, uno internazionale guidato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e uno studio italiano dell’Iss, entrambi pubblicati dalla rivista Eurosurveillance, che ci siano stati oltre 470mila decessi evitati in Europa, di cui almeno 22mila in Italia.
Lo studio dell’OMS mostra inoltre come siano stati evitati in Italia 445mila casi, 79mila ricoveri e quasi 10mila ammissioni nelle terapie intensive.
Quanto è pericoloso il vaccino anti Covid-19?
Qui citiamo i dati di farmacovigilanza AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) di fine settembre 2021.

Le reazioni avverse segnalate su 84.010.605 dosi somministrate sino ad allora sono state 101.110 (120 segnalazioni su 100.000 dosi somministrate).
Di queste segnalazioni, l’85,4% sono risultate non gravi; il 14,4% sono risultate gravi, quindi circa 17 su 100.000 dosi somministrate.
Tra queste reazioni gravi, le morti che sono state valutate correlate effettivamente al vaccino sono state 16 (circa 0,2 casi per milione di dosi somministrate, 1 caso su 5.000.000).
Per darvi un’idea del rischio con farmaci molto utilizzati: il Paracetamolo (Tachipirina) ogni anno è causa di circa 150 decessi nel Regno Unito.
Gli antibiotici derivati dalla Penicillina (Augmentin ad esempio) causano 500 morti all’anno negli Stati Uniti per anafilassi.
Quindi la vaccinazione anti-Covid-19 si ritiene sicura, più di farmaci comunemente usati da tantissime persone senza dubbi alcuni.
Il rischio zero non esiste!
È questo che ripetiamo sempre nel nostro lavoro. Qualsiasi farmaco, come qualsiasi nostra azione, può comportare dei rischi.
Attraversare la strada, guidare l’auto, prendere un aereo, mangiare una nocciolina sono tutte azioni che possono comportare dei rischi.
Per la nostra sopravvivenza e la nostra salute, di solito tendiamo a preferire comportamenti meno rischiosi rispetto a quelli più rischiosi.
Immaginate di essere obbligati a prendere la macchina e a dover fare 100 km.
Preferireste prendere un’auto moderna, sicura, confortevole, che vi fornisce un rischio di morire in un’incidente di 1 su 5 milioni, o un’auto vecchia, piena di problemi, che vi fornisce un rischio di morire in un’incidente di 1 su 500?
In termini numerici, chi sceglie di non vaccinarsi, sceglie la seconda auto.
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