La malattia di Lyme è una patologia infettiva di natura batterica trasmessa dalle zecche.
La malattia di Lyme è sempre esistita, come è sempre esistita la TBE cioè la La meningoencefalite da zecche (Tbe: Tick Borne Encephalitis)
Ma allora cosa è cambiato?
Ci sono varie cause ipotizzate come il surriscaldamento globale o la presenza di un numero più elevato di cervi sulle alte montagne che ha fatto abbassare di altitudine a cascata tutti gli altri ungulati più piccoli e quindi se prima “prendersi” una zecca era evento raro che succedeva solo se si andava nei boschi impervi e mete di migrazioni di ungulati, adesso è facile prendersele anche in giardino o nei parchi.

Per trasmettere l’infezione all’uomo, la zecca innazitutto deve essere infetta e poi si stima che debba aderire alla nostra cute per più di 24 ore: in questo modo, i morsi ripetuti – comunque indolori – favoriscono la trasmissione del batterio tramite il rigurgito, le feci o la saliva nel locus del morso medesimo.
Di quale batterio parliamo?
Il batterio della Malattia di Lyme è una Borrelia burgdorferi, batterio appartenente alla famiglia delle Spirochete.
L’infezione genera una immunità con sviluppo di immunoglobuline che possono essere dosate nel sangue ma che non danno una immunità duratura.
Quali sono i sintomi della malattia di Lyme?

i sintomi della malattia di Lyme si possono di dividere in:
- Sintomi da infezione precoce localizzata: Si manifesta generalmente in un periodo di tempo entro i 10 giorni un caratteristico eritema definito “Cronico migrante” cioè un eritema che parte da una macchia corrispondente al punto di morso della zecca che tende ad espandersi fino ad arrivare a dimensioni oltre i 5 cm. Questo eritema tende a risolversi nel giro di 3\4 settimane ma può persistere più a lungo e ripresentarsi in altre sedi. Altri sintomi sono affaticamento, febbricola, dolori articolari e muscolari, nausea, vomito, inappetenza ed adenopatia localizzata.
- Sintomi da infezione precoce disseminata: Da poche settimane a pochi mesi successivi al morso della zecca non trattato, l’infezione può progredire interessando più distretti corporei come il sistema muscolo scheletrico e il sistema nervoso. questa fase della malattia è caratterizzata da una marcata debolezza e da un malessere diffuso
- Sintomi da infezione cronica o tardiva: Questo stadio, che può manifestarsi anche dopo parecchi anni dopo l’infezione, vede particolari distretti interessati come le articolazioni ( con la particolare Artrite di Lyme) la cute ( con lo sviluppo di una acrodermatite cronica atrofizzante) o l’apparato nervoso ( con la pericolosa Neuroborelliosi tardiva)
Riassumendo

La malattia di Lyme ( nome derivato da il paesino degli stati uniti dove si verificò nel 1975 una epidemia ) è una malattia conosciuta ed endemica nel nord Italia particolarmente nelle regioni della Liguria, Trentino e Friuli.
Si conosce il batterio che la provoca ed esistono le cure che sono affidabili e sicure ( un semplice antibiotico)
Il problema di questa malattia è la diagnosi precoce, cioè pur avendo nel 70\80% dei casi dei sintomi estremamente specifici ( basti pensare all’eritema cronico migrante), la malattia troppo spesso può essere mascherata o da coinfezioni ( la zecca che trasporta il batterio della malattia di Lyme generalmente inocula anche altri agenti infettivi come virus od altri batteri che possono con le loro manifestazioni mascherare l’infezione ) oppure da terapie affrettate che anche loro potrebbero mascherare i sintomi.
Altri problemi sono che i test immunologici non sono troppo attendibili per la diagnosi differenziale, la risposta IgM mediata la si può dosare non prima di 3\6 mesi, la spesso misconosciuta morsicatura di zecca ( questo per la particolare natura del morso che è indolore poichè la zecca stessa inocula un particolare anestetico nella pelle, i sintomi in una parte dei casi assolutamente comuni ad altre patologie
Consigli pratici
I consigli che diamo sono rivolti alla prevenzione ed alla diagnosi precoce
- Per quanto riguarda la prevenzione, bisogna prestare attenzione a non essere morsi dalla zecca indossando adeguato abbigliamento durante le escursioni, bisogna verificare con attenzione, dopo una escursione, la presenza o meno di zecche sulla propria pelle ( ricordiamo che il morso è indolore) e bisognerà prestare particolare attenzione alla rimozione della zecca nel caso in cui ne rileveremo qualcuna attaccata.
- Per quanto riguarda la diagnosi precoce della malattia ricordiamo di rivolgersi ad un medico in caso di morso e di non effettuare il “fai da te” terapeutico che oltre ad essere spesso delle volte inutile può essere addirittura dannoso andando a mascherare sintomi tipici.
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