Sebbene la produzione di materiale pornografico esista da anni solo recentemente stiamo assistendo ad un nuovo fenomeno chiamato pornaddiction che non è nient’altro che una vera e propria dipendenza dalla pornografia.
Il fenomeno in Italia interessa quasi 7 milioni di persone in vario grado ma di particolare interesse è il dato che il 10% delle persone coinvolte sono minorenni.
Un tempo per acquistare materiale pornografico ci si doveva recare in appositi spazi dedicati nelle edicole, nelle videoteche. Fisicamente si poteva avvertire il senso della vergogna o cmq del pudore. Ci si doveva esporre allo sguardo del commesso del locale, o al giudizio delle persone.
Successivamente iniziarono ad esistere i primi siti internet pornografici ma l’accesso era macchinoso, per fare un esempio bisognava fornire i dati della propri carta di credito (e quindi consequenzialmente averne una) e questo faceva desistere la maggior parte delle persone

Oggigiorno invece, tramite le nuove tecnologie la fruizione di questo particolare servizio è assolutamente alla portata di tutti in qualsiasi momento. Nella protezione delle proprie quattro mura o con gli amici si può avere accesso a più di 400 milioni di pagine pornografiche, basta avere uno smartphone.
Ricordiamo che qui non siamo a demonizzare la pornografia in quanto tale, fenomeno che è sempre esistito e che è regolamentato dalla legge. Qui si sta focalizzando l’attenzione sul fenomeno dell‘abuso e sul fenomeno della fruizione da parte di minorenni, che sono persone che ormai possono cominciare a fruire di pornografia prima ancora di arrivare a comprendere il fenomeno della sessualità; quando la pornografia diventa il primo e unico contatto con il sesso, contribuisce a crearne un’idea del tutto irrealistica e problematica che non tiene conto di sensorialità e affettività.
Il fenomeno esiste, non possiamo più negarlo o fare finta di niente. Quello che possiamo fare è prepararci ad affrontarlo.
Dipendenza

Il Manuale Diagnostico delle Malattie Mentali definisce la dipendenza da pornografia come la ricerca compulsiva del piacere sessuale che si raggiunge attraverso l’autoerotismo, tramite la visione di materiale pornografico.
Consideriamo che è inserita nell’insieme dei disturbi di natura sessuale
Questa ricerca compulsiva che dicevamo, è fuori controllo, occupa la maggior parte dei pensieri della persona che si isola dalla realtà, dalle esigenze, dagli impegni quotidiani e dalle relazioni. il tempo passato a guardare materiale pornografico può arrivare anche a 10 o 12 ore consecutive.
Il meccanismo è proprio quello tipico delle dipendenze dove ad ogni attivazione di energia, dovuta a qualsiasi emozione, ci si trova costretti a rivolgersi alla pornografia.
Come ogni dipendenza però si inizia a sviluppare tolleranza ed allora aumenta la ricerca perchè si avrà bisogno di più materiale per raggiungere lo stesso effetto.

La persona si ritrova cosi , quasi senza accorgersene a trascorrere ore ed ore on line e se questo non fosse possibile si potranno addirittura sperimentare sintomi da astinenza come ansia, depressione, insonnia, irritabilità, difficoltà a concentrarsi, mal di testa, ecc..
Le conseguenze della dipendenza dalla pornografia
- conseguenze psicologiche: Calo dell’autostima, aumento dell’ansia e della depressione, aumento del senso di colpa e di vergogna, rabbia, forte stress. Ne risentono poi la normale vita affettiva e sessuale della persona: troviamo un calo del desiderio sessuale verso il partner, lo snaturamento delle relazioni sessuali . Infine, ricordiamo il deterioramento delle relazioni sociali, l’isolamento, la perdita di interesse in altre attività (lavoro, scuola, vita sociale, famiglia, sport…), le problematiche di rendimento sul lavoro o nello studio, le problematiche economiche, l’eventuale uso associato di droghe.
- conseguenze fisiologiche: Le principali sono le modificazione dei ritmi sonno/veglia, i danni biologici collegati al testosterone e alla desensibilizzazione, l’ impotenza e/o i problemi di eiaculazione (43% degli uomini riporta spesso una consistente difficoltà nel mantenere l’erezione).
Non sono da sottovalutare i danni a lungo termine che possono essere anche di tipo irreversibile; per esempio se noi prendiamo una tc celebrale di un dipendente da eroina e di un dipendente da pornografia possiamo vedere che i danni maggiori, proprio a livello morfologico, lo ha quello dipendente da pornografia.
In più , come detto prima, sul giovane si hanno danni psicologici notevoli e spesso irreversibili
Quali campanelli di allarme?

Quali sono i campanelli d’allarme che ci devono far rivolgere ad uno specialista per chiedere aiuto?
In primo luogo dobbiamo preoccuparci se si ha realmente la sensazione di non poterne fare a meno e quando si inizia a mettere da parte cose della vita per privilegiare la pornografia. In questo caso bisogna trovare il coraggio di ammettere a se stesso che c’è qualcosa che non va, che non si può più rimandare un vero e proprio percorso di guarigione perché quelle ore passate davanti ad un pc possono essere impiegate per fare altro, per realizzare quei progetti accantonati da troppo tempo, per trovare un lavoro o una partner reale per la vita.
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