La dieta vegana fa discutere da molti anni e spesso assistiamo anche a dibattiti accesi tra sostenitori fedeli e detrattori convinti.
Uno dei fondamenti spesso enunciati dai vegani è un’etica che c’è dietro alla loro scelta, ma questo non è propriamente il nostro campo: parliamo di cosa dice la medicina a riguardo.

Dieta vegana: i pro
È da molti anni che si sa quanto sia utile una dieta vegetariana per la nostra salute.
Medici assai illustri come Umberto Veronesi e Franco Berrino hanno sostenuto apertamente, sulla base di evidenze scientifiche, i benefici dell’eliminare carne e pesce dalla nostra alimentazione, lasciando però altri alimenti di origine animale, come ad esempio uova e latticini.
La dieta vegana è ancora più restrittiva, ma ha in comune con la dieta vegetariana gli stessi vantaggi: vi è solitamente una riduzione del nostro colesterolo e della nostra pressione (quindi una riduzione del rischio cardiovascolare). Vi è inoltre minore rischio di diabete.
Addirittura si è provato questo tipo di alimentazione come prevenzione dopo un infarto, e ha prodotto buoni risultati, riducendo anche l’infiammazione generale.

Questo tipo di alimentazione previene inoltre l’obesità (spesso chi prende questa strada è molto premuroso riguardo alla prevenzione e allo stile di vita in generale, per cui non ingrassa).
Tra i benefici si hanno un aumentato introito, in media, di fibre, vitamina C ed E, potassio, magnesio.
È noto infine che eliminare carne e pesce riduca il rischio di tumori, e questo vale quindi anche per la dieta vegana, anzi si hanno risultati ancora migliori.
Dieta vegana: i contro
Il problema vero della dieta vegana è il rischio di malnutrizione, ovvero la carenza di determinati elementi.
Chi sceglie questa strada sa già da subito che dovrà utilizzare diversi integratori, in particolare vitamina B12, selenio, omega3, calcio, ferro e spesso anche proteine.
Questa sicuramente è tra i migliori prodotti con vitamina B12.
Anche con l’integrazione di più nutrienti spesso non è facile comunque fornire davvero tutto quello che manca al nostro corpo con questo tipo di alimentazione, col rischio di sviluppare problemi ormonali o metabolici.
Quello che poi accade in alcuni sostenitori particolarmente accaniti, è che questo tipo di alimentazione diventi un fanatismo.
Sono molti gli articoli in letteratura che parlano dei problemi derivanti da questa alimentazione in una donna in gravidanza o in un neonato.

Costringere una piccola creatura ad un’alimentazione che lo porterà probabilmente a problemi di sviluppo, negando l’evidenza e quello che dice la scienza, è il vero problema di chi da salutista convinto diventa un tifoso che non ascolta ragioni.
Si sente spesso purtroppo di bambini affidati ai servizi sociali o con gravi patologie dovute alla malnutrizione a causa di un’alimentazione non corretta.
Quali consigli?
Abbiamo visto come indubbiamente ci siano dei benefici nella dieta vegana per quanto riguarda la nostra salute, ed è sacrosanto poter seguire questo stile di vita anche se vanno effettuate delle integrazioni.
Quello che consigliamo è di ascoltare la scienza. Ognuno di noi è libero di scegliere, ma quando siamo noi a dover scegliere per qualcun altro, quando si tratta di neonati o bambini in fase di sviluppo di cui noi siamo responsabili, è necessario prendere per loro le migliori scelte possibili, al di là delle nostre idee.

La salute è il bene più importante che abbiamo, e dobbiamo preservarlo, cosa piuttosto semplice grazie a tutte le conoscenze disponibili oggi.
Andare contro l’evidenza scientifica pur di non negare una nostra convinzione è un qualcosa che può essere molto pericoloso, e non è giusto che ne paghi le conseguenze chi non può scegliere!
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