Avevamo parlato tempo fa dei 4 superpoteri delle benzodiazepine in questo articolo e video.
Anche gli antinfiammatori (i FANS per l’esattezza) possiedono 4 poteri di azione sul nostro corpo, andiamo a vedere oggi quali sono!
I FANS

FANS sta per Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei. Si distinguono dagli antinfiammatori steroidei, ovvero “il cortisone” (i corticosteroidi per l’esattezza).
Tutti li conosciamo e tutti ne abbiamo preso uno almeno una volta nella vita, per un dolore, per un’infiammazione o per abbassare la febbre.
Ogni principio attivo appartenente a questa famiglia ha utilizzi piuttosto che altri, e ora scopriamo perché.
I “4 poteri”
Ogni FANS ha attività:
- antinfiammatoria
- antidolorifica
- antipiretica (abbassano la febbre)
- antiaggregante (riducono l’aggregazione piastrinica e quindi il rischio di trombi in certi casi)
Ogni molecola è più attiva su un certo “potere di azione” e meno su altri, per cui viene utilizzata in base a dove funziona meglio.

Un po’ di esempi!
Facciamo un po’ di esempi: tutti conosciamo il Paracetamolo (la conosciutissima Tachipirina), ne avevamo parlato in questo articolo.
Il Paracetamolo ha una spiccata azione antipiretica (anti-piressia, ovvero anti-febbre: abbassa la febbre, già a dosaggio di 500 mg) e un’ottima azione antidolorifica (meglio al dosaggio di 1000 mg).
Viene quindi utilizzato per la febbre e per il dolore. Non ha praticamente azione antinfiammatoria (viene definito infatti “antinfiammatorio atipico“), per cui prenderlo perché ci brucia la gola non serve a niente; ce ne sono sicuramente di migliori.
Anche la sua azione anticoagulante è pressoché nulla (può essere dato insieme ad altri anticoagulanti di solito).
Il Ketoprofene, così come l’Ibuprofene, invece hanno un’ottima azione antinfiammatoria e agiscono anche sul dolore: in un’infiammazione alla gola o per un mal di schiena possono sicuramente essere utili.
L’acido acetilsalicilico, la famosa Aspirina, ha anch’essa azione antinfiammatoria e un’azione in particolare antiaggregante, ovvero riduce la funzionalità delle piastrine. Questo porta a una maggiore “diluizione” del sangue: se ci procuriamo una piccola ferita, sanguiniamo più a lungo perché le piastrine “funzionano meno”.
Utilizziamo questo “potere” dell’acido acetilsalicilico con la Cardioaspirina: un basso dosaggio (100 mg) di questo principio attivo ha una prevenzione in alcuni soggetti a rischio cardiovascolare, perché riduce il rischio di formazione di trombi.
Un altro esempio è quello dell’Etoricoxib, appartenente alla sottocategoria dei COX2: molto utile per i dolori, scarsissima attività antipiretica.
Ricordatevi che vanno presi sempre a stomaco pieno!
Ci sono anche degli ottimi antinfiammatori di origine naturale, contenenti soprattutto Bromelina, come ad esempio:

Una cura su misura
Conoscendo bene questi farmaci è possibile assegnare, ad ogni diagnosi che necessita di un antinfiammatorio, una vera e propria terapia su misura.
Bisogna ricordare sempre che gli antinfiammatori possono interagire con altri farmaci e sono solitamente sconsigliati ad esempio in chi assume già anticoagulanti o antiaggreganti (c’è un potenziale rischio di sanguinamento/emorragia, proprio per il potere di azione che citavamo prima di alcuni FANS).
Inoltre come sempre vi diciamo quando si parla di farmaci, anche questi possono avere effetti collaterali anche gravi per cui il consiglio naturalmente è sempre quello di rivolgersi al proprio medico in caso di necessità!
Lascia un commento