Eutanasia (letteralmente buona morte, dal greco εὐθανασία, composta da εὔ-, bene, e θάνατος, morte) significa scegliere di porre fine alla propria esistenza anticipatamente e consapevolmente, a causa di una malattia, menomazioni o condizioni psichiche che hanno minato la qualità e la dignità della propria vita, divenuta per la persona intollerabile.
L’eutanasia può essere:
- Attiva-diretta: quando il decesso è provocato tramite la somministrazione di farmaci che inducono la morte (per esempio sostanze tossiche.
- Attiva-indiretta: quando l’impiego di mezzi per alleviare la sofferenza (per esempio: l’uso di morfina) causa, come effetto secondario, la diminuzione dei tempi di vita.
- Passiva: quando è provocata dall’interruzione o dall’omissione di un trattamento medico necessario alla sopravvivenza dell’individuo (come nutrizione artificiale e idratazione artificiale).
L’eutanasia è può altresì essere volontaria, non volontaria o involontaria.
Nascita del termine
Si deve la nascita del termine in uso comune nell’occidente al filosofo Bacon.
Nel XIX secolo si iniziò ad utilizzare il termine per indicare un intervento medico tendente a porre fine alle sofferenze di una persona malata.
In tale periodo emerse anche esplicitamente il concetto di “uccisione per pietà” come pratica non riprovevole in linea di principio.
Ragioni a favore dell’eutanasia
Libera scelta: considerando la libertà di scelta come fondamentale principio democratico di ogni cittadino
Qualità della vita: Il dolore e la sofferenza che si sperimentano durante una malattia sono misurabili su scala strettamente personale
Dignità: anche in questo caso la misura della dignità umana ha una forte valenza personale
Ragioni contro l’eutanasia
Morale
Teologica
Criticità della piena consapevolezza : L’eutanasia può essere considerata volontaria soltanto se il paziente è in grado di intendere e di volere affinchè possa prendere la decisione.
Un dibattito ancora aperto
L’eutanasia è oggetto di vivo dibattito e al centro di accese controversie in ambito morale, religioso, legislativo, scientifico, filosofico, politico ed etico.
In Italia, secondo gli ultimi sondaggi del 2021, il 70,4% della popolazione era a favore della legalizzazione della eutanasia.
Il punto di vista de “Il Tuo Medico.net”
Proseguendo secondo la filosofia de “Il Tuo Medico.net” non ci soffermeremo sulle diatribe personali.
Pensiamo che ognuno sia libero di avere la propria opinione su questo delicato argomento.
Reputiamo che questo argomento abbracci troppe branche e noi possiamo parlare solo di quello di cui siamo a conoscenza e quindi diremo la nostra da un punto di vista medico.
Noi come medici non arrecheremo mai volontariamente nocumento o danno ai nostri pazienti.
Il danno, però, va valutato e analizzato da persona a persona.
Quello che per un paziente può essere un danno potrebbe non esserlo per un altro. Ognuno ha la propria idea di danno e soprattutto di dignità umana.
Ogni caso va analizzato con rispetto della persona, dei famigliari, del contesto sociale.
Siamo convinti che debba essere rispettata la legge e anche le volontà ed i desideri dei singoli individui.
Persone che hanno lasciato un segno nella storia italiana della eutanasia
Perchè vogliamo parlare di queste persone?
Perchè pensiamo che sia giusto rendere merito al coraggio e che queste storie, che citeremo in maniera assolutamente superficiale, non debbano essere dimenticate.
Vogliamo anche rendere omaggio ai parenti ed a tutto il contesto sociale che ha vissuto queste storie personali, che, comunque la si pensi sulla eutanasia, hanno dimostrato un coraggio immenso
Eluana Englaro: in stato vegetativo a causa di un incidente stradale avvenuto nel 1992 ha dovuto aspettare fino al 2009 perchè le sue volontà venissero rispettate grazie soprattutto alla tenacia del padre.
Giovanni Nuvoli: ammalato di SLA e ormai completamente paralizzato, chiese più volte ai medici che gli staccassero il respiratore artificiale che lo manteneva in vita.Dovette iniziare uno sciopero della fame e della sete per soddisfare il suo desiderio.
Piergiorgio Welby: è morto il 20 dicembre 2006 per insufficienza respiratoria sopravvenuta a seguito del distacco del respiratore a opera di un medico anestesista , cosa che lui, immobilizzato per via della distrofia muscolare, non poteva fare. Il medico anestesista si autodenunciò il giorno dopo seguendo le procedure di legge.
Questi sono alcuni dei personaggi che hanno segnato la storia della eutanasia in Italia, storie che per un motivo od un altro sono balzate alla cronaca coinvolgendo media, politica e sono rimaste nella memoria degli italiani.
A loro ed ai loro famigliari va il nostro abbraccio virtuale.
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