Nelle ultime settimane sentiamo sempre più spesso che assisteremo ad una “endemizzazione” del Covid-19.
Ve ne abbiamo parlato in un recente articolo sulla variante Omicron.
Ma cosa vuol dire esattamente?
Significato di “endemia”
Il vocabolario Treccani definisce endemia come “costante permanenza, in una determinata popolazione o regione, di una malattia che tende a presentarsi sporadicamente e con una certa regolarità“.
Si distingue da pandemia, quella dichiarata dall’OMS nel marzo 2020, che definisce la diffusione di una malattia in più continenti o comunque in vaste aree del mondo, caratterizzata da una trasmissione alla maggior parte della popolazione della stessa.

Una malattia si considera endemica quando l’agente responsabile è stabilmente presente e circola nella popolazione, manifestandosi con un numero di casi più o meno elevato ma uniformemente distribuito nel tempo.
Sono ad esempio endemiche in Italia malattie come morbillo, rosolia e varicella.
L’endemizzazione del Covid-19
Non è da pochi giorni che si prevede l’endemizzazione del Covid, un articolo molto interessante su Science del 12 gennaio 2021 (un anno fa) prefigurava questo scenario già forse per il 2022.
Il mese successivo usciva questo articolo su Nature, con un sondaggio tra 119 scienziati da tutto il mondo: l’89% di loro vedeva assai probabile un’endemizzazione del Coronavirus nel futuro prossimo.
Questo grazie soprattutto allo studio degli altri Coronavirus da molto tempo presenti tra la popolazione, responsabili del 15% dei comuni raffreddori.
Ad oggi, 23 gennaio 2022, possiamo dire che tali previsioni sembrano assai corrette e che ci siamo vicini, soprattutto con l’arrivo della variante Omicron.
Il Covid-19 diventerà una malattia stagionale, poco più che un raffreddore per alcuni, o una malattia più insidiosa (come l’influenza) per altri.
Ma pur sempre un problema gestibile, parte integrante delle nostre vite, che non andrà a pesare troppo sulla quotidianità, sull’economia, sui nostri affetti..
Potremo avere nuovi picchi, definiti recrudescenze epidemiche, cioè il virus potrebbe generare ogni tanto dei focolai, rientrando poi in una “normale” circolazione tra la popolazione.
Il tutto augurandoci non arrivi una nuova variante più aggressiva, problema sempre in agguato specialmente nei paesi con bassissimo tasso di vaccinazioni.

Perché l’endemizzazione?
Questo processo che nel futuro ci lascerà alle spalle l’incubo del Covid sarà dovuto al raggiungimento dell’immunità di gregge.
L’immunità di gregge si raggiunge con raggiungimento del 95% della popolazione immunizzata da un agente patogeno.
La popolazione si immunizza o perché si vaccina o perché contrae l’infezione; in entrambi i casi il nostro sistema immunitario si ricorderà dell’agente infettivo e ci proteggerà in caso di nuovo contatto/infezione.
Si calcola che la variante Omicron incontrerà praticamente tutti nei prossimi mesi, quindi la stragrande maggioranza dei non vaccinati svilupperà anch’essa immunità contro il Coronavirus (e se la caverà peggio dei vaccinati).
Quindi il nostro ruolo per facilitare la progressione verso l’endemia è con la vaccinazione oppure con l’infezione naturale, che però lascia dietro di sé una scia di morti.
La prossima stagione calda sembra proprio sarà la stagione decisiva per tutto questo!
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