Questa è una frase che sentiamo spesso nei nostri studi o anche per telefono.
L’ansia è un insieme di tanti sintomi, in cui sono soprattutto le sensazioni di preoccupazione e paura a generare disagio e a richiedere l’intervento del medico.
Viene considerata la patologia dell’età moderna, in cui soprattutto il concetto di stress e la socialità sono profondamente cambiati rispetto anche solo ad un secolo fa.
Vediamo insieme come possiamo affrontare l’ansia e che strategie terapeutiche abbiamo a disposizione, e come noi solitamente rispondiamo a “Dottore, ho l’ansia!“
Identificare le possibili cause
Va distinta innanzitutto quella che è la normale ansia che può capitarci di avere di ogni giorno, specialmente in chi è di indole più ansiosa, dalla vera ansia patologica, che riduce notevolmente la qualità di vita e non di rado è associata ad altre patologie psichiatriche.
Mentre per la prima è spesso superfluo intervenire farmacologicamente (del resto siamo umani, e l’ansia fa parte di questo), nel secondo casi ovviamente il discorso cambia. Esistono molti disturbi d’ansia riconosciuti in ambito psichiatrico e sono vere e proprie malattie.
Il primo passo nel ricercare le cause di un’importante ansia è sempre cercare di capire da cosa possa essere generata.
Di solito non è difficile: una situazione lavorativa, una situazione familiare, un trauma, una relazione finita male, contrasti con altre persone, ma anche paura di affrontare certe situazioni, il non sentirsi adeguati a determinati contesti… come facilmente potete immaginare, qualsiasi prova o esperienza può generare ansia.
In altri casi non è così semplice, e quindi solo un attento colloquio con un professionista può riuscire a risalire alle possibili cause.
Una volta identificata la causa, la prima cosa su cui si cerca di intervenire è ovviamente cercare di allontanarla, di mitigarla, di accettarla in modo più funzionale.
Questo però molto spesso è facile a dirsi ma molto difficile a farsi, specialmente se il disturbo deriva da una situazione non modificabile, almeno nel breve tempo: una persona non può cambiare lavoro dal giorno alla notte e non può risolvere in una settimana importanti problemi familiari.
È qui quindi che può intervenire il proprio medico.
I primi passi per curare l’ansia
Abbiamo in generale a disposizione aiuti naturali, farmacologici, e psicoterapici, e proprio da questi vorrei partire.
Psicoterapia, sì grazie!

Tengo a dire subito che, prima di parlare di pillole e gocce, è molto importante tenere a mente che un ottimo aiuto, anche più di tanti farmaci, può essere fornito da un’attenta psicoterapia con un professionista adeguato. Esistono molte figure specializzate in questo ambito che possono aiutare e, spesso, risolvere i “grovigli” che portano ad un’ansia patologica.
Quindi, prima di richiedere immediatamente aiuto farmacologico, o in aggiunta al trattamento farmacologico, considerare un percorso con uno psicologo, con uno psichiatra o con uno psicoterapeuta è cosa di solito estremamente consigliata.
C’è ad esempio una tecnica, chiamata EMDR, che può risultare davvero utile per rielaborare particolari traumi o eventi spiacevoli, ma anche esperienze particolarmente stressanti. Questa tecnica, eseguita da un professionista, ha davvero migliorato la vita di molte persone.
Mi capita non di rado di proporre questo tipo di percorso alle persone e di incontrare diffidenza e riluttanza. Purtroppo esistono ancora molti, troppi preconcetti su questo tipo di approcci, addirittura mi sento dire “Ma io non sono mica matto!” oppure “Ma non sono mica messo così male”.
Questo tipo di pregiudizi appartengono al passato, e non sono utili in chi vuole davvero pensare di intraprendere un percorso per migliorare i propri sintomi e, spesso, la propria vita in generale, acquisendo maggiore consapevolezza di sé.
Approcci “naturali”

Qui la lista di integratori, estratti, prodotti dedicati è quasi infinita.
Nella nostra pratica questo tipo di approccio dà spesso dei miglioramenti, specialmente in quelle ansie non propriamente patologiche, come ad esempio la preoccupazione per un esame.
Le sostanze più frequentemente contenute in questi prodotti sono:
- valeriana
- melissa
- passiflora
- biancospino
- vitamine del gruppo B
- magnesio (spesso utile per lo stress della sindrome premestruale)
- acido folico
Sono prodotti che possono essere acquistati liberamente in farmacia, e purtroppo come sempre non c’è un prodotto che funziona sempre per tutti: siamo tutti diversi, e un integratore per l’ansia che funziona su un paziente può non funzionare su un altro.
Esistono inoltre migliaia di prodotti omeopatici per ridurre l’ansia, ma è noto da tempo che l’omeopatia non ha alcuna efficacia né fondamento scientifico, solo un effetto placebo.
Farmaci per l’ansia
Parlando di farmaci per l’ansia, è fondamentale ricordare che le informazioni in questo articolo (e in tutto il nostro sito) non possono sostituirsi al parere del vostro medico.

Tutti i farmaci qui elencati possono avere effetti collaterali anche importanti, per questo vanno assunti su prescrizione medica.
Benzodiazepine
Sono i farmaci più utilizzati in assoluto per i disturbi d’ansia, in quanto funzionano molto bene. Si trovano solitamente sia in gocce che in pastiglie.
I principi attivi che più spesso utilizziamo sono:
- alprazolam
- bromazepam
- triazolam
- lorazepam
- diazepam.
Sono farmaci molto efficaci e maneggevoli; il loro unico vero difetto è che creano una dipendenza e una assuefazione, per cui dopo un utilizzo prolungato vanno sospesi lentamente, e anche qui, su consiglio medico. Hanno diversi poteri di azione, ne parliamo in questo altro articolo.
Inibitori del reuptake della serotonina (SSRI)
Questa famiglia di farmaci, normalmente utilizzati come antidepressivi, contiene alcuni principi attivi che possono essere utili contro l’ansia.
Spesso vengono utilizzati in associazione proprio con le benzodiazepine.
I principi attivi che più frequentemente utilizziamo a tale proposito sono:
- citalopram
- escitalopram
- sertralina
- paroxetina.
Sono farmaci che tipicamente possono dare nausea all’inizio della terapia, e vanno anch’essi assunti su consiglio medico.
Il Trazodone
Il Trazodone è un farmaco indicato per disturbi depressivi, ma ha anch’esso un’ottima azione ansiolitica, oltre che ipnoinducente (cioè favorisce il sonno).
È un farmaco che personalmente uso spesso, specialmente nel giovane: rispetto ai precedenti ha meno frequentemente effetti collaterali, in particolare riguardanti la sfera sessuale.
Inoltre, solitamente, non dà problemi di astinenza alla sua sospensione, per cui risulta più facile da utilizzare e meno complicato sia per il paziente che per il medico.
Si può guarire dall’ansia?
Assolutamente sì, quando in particolare si parla di ansia patologica o disturbi d’ansia.
Come dico spesso alle persone, il carattere non si cambia, ma si può sicuramente limare un po’.
Avere la pretesa di non provare più paura, preoccupazione, angoscia, è una pretesa irrealizzabile, a meno che uno non voglia trasformarsi in una pianta!
Migliorare la nostra percezione di quelli che sembrano problemi insormontabili, affrontare la vita in modo meno negativo, e avere a disposizione aiuti di professionisti, che siano comportamentali o farmacologici, è possibile e molto spesso aiuta tantissimo la nostra qualità di vita..
Sarebbe davvero un peccato non approfittarne!
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