“Il cortisone” è un farmaco che viene utilizzato molto spesso per diversi motivi e ci capita di prescriverlo praticamente ogni giorno.
Tanti pazienti ne hanno quasi paura, pensando sia un farmaco potente, che dà un sacco di problemi e che si usi solo in casi gravi. Beh, vedremo che non è proprio così! Anzi, vedremo perché una mia paziente una volta lo ha definito scherzosamente “mon amour“.
Cos’è il cortisone?

Il cortisone è un ormone, ed è il diretto precursore del cortisolo, un ormone prodotto dalle nostre ghiandole surrenali (si trovano proprio sopra i reni).
Il cortisolo è un ormone che viene prodotto dal nostro corpo in situazioni di stress insieme all’adrenalina, e viene per questo proprio definito “ormone dello stress“. Viene prodotto per situazioni di ansia, pericolo, e ha degli effetti per preparare il nostro corpo alla lotta o alla fuga.
La categoria di farmaci a cui facciamo genericamente riferimento con “cortisone” è quella dei corticosteroidi. Esistono diversi principi attivi in questa famiglia.
I più utilizzati sono betametasone, desametasone, prednisone, metilprednisolone, idrocortisone, fluticasone, deflazacort, triamcinolone.
A cosa serve il cortisone?
Il cortisone, o per meglio dire, i corticosteroidi, sono farmaci che utilizziamo in tantissime situazioni. Li abbiamo disponibili in pastiglie, creme, gocce, spray nasali e anche in fiale e flaconi per utilizzo intramuscolare o endovenoso.
Hanno azione antinfiammatoria e immunosoppressiva, ovvero riducono la risposta del sistema immunitario, utile in certi casi in cui esso si attiva esageratamente.
Sono farmaci che vengono tipicamente utilizzati ad esempio in:
- reazioni allergiche (nelle reazioni allergiche gravi è un vero e proprio salvavita!)
- dolori e infiammazioni generalizzati (tipico è l’utilizzo nelle lombosciatalgie)
- asma, riniti e patologie respiratorie, per ridurre l’infiammazione alla base
- dermatiti (sono farmaci molto utilizzati dai dermatologi)
- malattie infiammatorie croniche
- malattie autoimmunitarie
- per ridurre l’infiammazione di patologie espansive, ovvero di formazioni che crescono troppo all’interno di un organo, ad esempio dentro il cervello
- artrosi generalizzata in fase attiva
- artrosi delle articolazioni, in forma iniettiva (infiltrazione di cortisone)
Va specificato che in tutti questi casi i corticosteroidi non sono una cura, ma un palliativo, vanno a migliorare i sintomi e la qualità di vita di molte situazioni, specialmente se croniche, ma purtroppo non agiscono sulla causa di questi problemi.
In una malattia autoimmunitaria, per esempio, come l’artrite reumatoide, in cui il nostro sistema immunitario attacca cellule del nostro corpo riconosciute erroneamente come nemiche, utilizzare cortisone e quindi ridurre l’attività e l’aggressività del nostro sistema immunitario è molto frequentemente utile per ridurre i dolori, l’infiammazione cronica e tutti i sintomi tipici di queste malattie.
In diversi casi però grazie al suo utilizzo, determinati problemi (soprattutto in campo dermatologico) regrediscono sino a scomparire.

Che effetti collaterali può dare?
Questi farmaci possono dare diversi effetti collaterali anche gravi, per cui è sempre fondamentale assumerli solo su consiglio medico.
I più frequenti effetti collaterali possono essere:
- aumento della pressione arteriosa (è fondamentale avere attenzione nell’utilizzo nei pazienti ipertesi)
- aumento della glicemia (è fondamentale avere attenzione nell’utilizzo nei pazienti diabetici)
- ritenzione idrica ed edemi
- infezioni (per la riduzione della funzione del sistema immunitario)
- irritabilità, ansia
- insonnia
- sudorazione profusa
- tachicardia
- fragilità capillare (non è raro vedere epistassi, cioè sanguinamento dal naso, in chi eccede con gli spray nasali a base di cortisone)
- aumentato rischio in generale di sanguinamenti, emorragie
- aumento dell’appetito (e spesso del peso)
- redistribuzione del grasso corporeo (chi usa alte dosi da tempo ha una facies, ovvero una forma del viso caratteristica, in questo caso rotonda, gonfia, denominata facies lunare)
- perdita di potassio
- maggiore rischio di osteoporosi e di conseguenza fratture.
L’utilizzo prolungato può portare ad una sindrome, denominata Sindrome di Cushing iatrogena, una sindrome complessa che porta diverse modifiche al nostro corpo e che è pericolosa per la salute. Questa sindrome si ritrova, come primaria, nei casi in cui il nostro corpo produce un’eccessiva quantità di cortisolo.
Si può essere allergici al cortisone?
Quando nei nostri studi chiediamo ad un paziente nuovo a quali farmaci è allergico, ogni tanto capita di sentirsi dire “sono allergico al cortisone“. Questo tecnicamente è estremamente raro, anzi, il cortisone è proprio la prima terapia in assoluto nei casi di reazioni allergiche.
Quindi in questi casi è facile pensare che il paziente abbia avuto effetti collaterali da cortisone in passato, ma non una reazione allergica.

Come si prende il cortisone?
Questa è una domanda a cui non possiamo rispondere in un articolo; ogni caso, ogni principio attivo e ogni tipologia di paziente può avere una posologia dedicata e specifica per la sua determinata situazione.
Il vostro medico saprà sicuramente consigliarvi come assumerlo, se riterrà di prescrivervelo.
È importante ricordare che, dopo un utilizzo di diversi giorni o settimane, il cortisone non va sospeso improvvisamente, ma gradualmente.
Il suo utilizzo prolungato riduce la produzione del cortisolo nel nostro corpo, e senza una sospensione lenta del cortisone, dopo averlo assunto per periodi lunghi, si può andare incontro a insufficienza surrenalica, un quadro che può essere anche pericoloso per la nostra salute.
I sintomi potrebbero essere affaticamento, debolezza, perdita di peso, iperpigmentazione della pelle, irritabilità, nausea, vomito, e diarrea (si instaura un quadro analogo alla Malattia di Addison, in cui il nostro corpo non produce cortisolo).
Il cortisone fa male o fa bene?
I corticosteroidi sono farmaci, quindi ci si augura sempre di non doverli prendere.
In generale sono farmaci eccezionali che danno una grande mano in tantissimi sintomi e in tantissime malattie, per cui non abbiate timore ad assumerlo, anzi molto spesso, se vi è consigliato dal vostro medico, avrete benefici dal vostro problema, se utilizzato come prescritto!
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