La carenza di ferro è una condizione davvero molto frequente, soprattutto nelle giovani donne e nei bambini.
I sintomi però sono spesso non così facili da individuare, per cui tante persone non si accorgono di questo deficit, che a lungo andare può portare a qualche problema.

Ecco tutti i consigli su come individuare e curare una eventuale carenza di ferro!
I sintomi della carenza di ferro
Stanchezza, frequenti mal di testa, fiato corto, colorito pallido, capelli e unghie fragili, ma anche irritabilità, scarsa concentrazione, maggiore esposizione alle infezioni, sono tutte condizioni riconducibili a un basso livello di ferro nell’organismo.
Sono spesso sintomi che appaiono non collegati tra di loro, per questo non è raro che non si riconosca subito una carenza di ferro.
Come diagnosticare una carenza di ferro
E’ semplicissimo: si fa un esame del sangue. Andiamo a cercare innanzitutto tre parametri:
- ferro
- ferritina
- emocromo

Il ferro ovviamente in una vera carenza può risultare basso, ma ancora più utili sono ferritina ed emocromo.
La ferritina è un valore che identifica quante “riserve” di ferro abbiamo nel nostro organismo. Il nostro deposito di ferro è il fegato, ed è qui che la ferritina è contenuta.
Quando il ferro nel nostro sangue scende troppo, allora si libera ferro dal nostro “serbatoio”, per ripristinare i valori. Ma se questo serbatoio è vuoto, è evidente che il nostro corpo ha una carenza, e questo può portare a tutti i sintomi descritti prima.
Infine è utile anche l’emocromo, perchè una carenza di ferro porta tipicamente ad un’anemia caratteristica, facilmente riconoscibile dal vostro medico: l’anemia sideropenica. Qui i globuli rossi sono più piccoli del normale.

Ci sono poi altri valori che potrebbero essere utili, come la transferrina, ma sono esami di secondo livello.
Come curarsi?
Come è ovvio, in caso di carenza di ferro, si deve assumere ferro.
Abbiamo possibilità di assumerlo con l’alimentazione, in particolare, come sapete, soprattutto con la carne, ma anche con legumi e verdure.
Altrimenti sono disponibili tantissimi integratori o farmaci diversi; si decide la terapia adeguata in base ai livelli di carenza di ferro e alla causa di tale carenza.
Nelle giovani donne, in cui la causa più frequente della carenza possono essere abbondanti cicli mestruali, potrà essere sufficiente un’integrazione con 20-30 mg al giorno, come ad esempio:
Nei in casi più severi invece può essere necessario arrivare a 100-120 mg al giorno, o addirittura effettuare ferro endovena.
Dosaggi più alti di ferro possono dare effetti collaterali, tipicamente disturbi gastrointestinali.
Un utile consiglio!
Non tutti sanno che la vitamina C è un grande alleato in chi soffre di carenza di ferro.
La sua assunzione ne facilita l’assorbimento, e infatti spesso si consiglia di assumere ferro proprio insieme ad una bella spremuta di arancia.
Oppure sono in commercio alcuni integratori che contengono proprio sia ferro che vitamina C insieme.
In ogni caso, come vi suggeriamo sempre, per qualsiasi dubbio o necessità, consultate il vostro medico di fiducia, o se volete, scriveteci!
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