L’ansia da prestazione consiste nel timore del manifestarsi di una difficoltà nei più svariati ambiti (lavorativo, scolastico, relazionale, sessuale e sportivo), da parte di un individuo che ritiene assolutamente indispensabile il successo o il raggiungimento di un obiettivo in tali situazioni.
In ambito sessuale, questo fenomeno colpisce uomini e donne che attribuiscono alla prestazione una forte valenza personale per le proprie dinamiche psicologiche.
C’è la preoccupazione di non essere all’altezza della situazione o del partner e quindi il timore di deluderlo.
Un circolo vizioso

Si instaura però un circolo vizioso dove all’aumentare dell’ansia diminuiscono le prestazioni.
Pensiamo ad esempio ad un uomo che affronta la situazione in preda a questo stato: di sicuro sperimenterà una situazione di malessere a prescindere dalle proprie evoluzioni a letto.
Con il ripetersi della situazione, l’atto sessuale verrà legato ed associato a questo malessere, e quindi si verificherà un calo del desiderio o addirittura una incapacità nel raggiungere l’orgasmo.
Ansia da prestazione: Colpisce solo gli uomini?
In questo particolare periodo storico dove si viene giudicati solo per quello che si fa piuttosto che da quello che si è, l’ansia da prestazione, e non solo dal punto di vista sessuale, è una vera e propria piaga che impedisce alle persone di vivere appieno della vita che li circonda.
Si pensa che colpisca solo gli uomini, ed effettivamente una maggioranza di percentuale esiste, ma dobbiamo dirvi che inaspettatamente colpisce anche molte donne.
Con la sacrosanta emancipazione sessuale della donna, l’avere una sana e proficua attività sessuale, finalmente, è diventata una priorità nella vita delle donne.
Il problema è che come spesso accade, si passa da una situazione al proprio opposto e quindi da piacere sta diventando sempre più spesso dovere.
E li parte l’ansia da prestazione.

Come sapere se ne soffriamo?
Se una situazione fuori dal nostro controllo ci mette ansia, se si sperimentano sensazioni di malessere ( sia fisico che mentale) , ipersudorazione, tremori o tensione muscolare, palpitazioni, bocca asciutta, difficoltà di concentrazione e memoria, nausea e disturbi di ansia e d’umore strutturati in relazione ad una particolare situazione o avvenimento allora possiamo essere certi di soffrire di ansia da prestazione.
Come curare l’ansia da prestazione?

La cura dell’ansia da prestazione è duplice. Indubbiamente esistono farmaci ma è consigliabile anche un percorso psicologico.
Perchè diciamo questo: perchè se da un lato ci sono farmaci che possono tamponare quelli che sono ” i sintomi” dell’ansia da prestazione dall’altro lato non stiamo veramente curando le cause e le dinamiche personali che l’hanno fatta insorgere.
Pensiamo ad esempio al caso di un uomo che soffrendo di ansia da prestazione non riesca ad avere una proficua erezione per vivere appieno un rapporto sessuale: Con l’utilizzo di farmaci contro la disfunzione erettile possiamo fargli avere la tanto agognata erezione, ma dobbiamo capire ed accettare che tamponando il sintomo non abbiamo risolto il problema psicologico che sta dietro.
Dimostrazione è il fatto che pur avendo avuto la possibilità di sperimentare un rapporto appagante lo stesso uomo continuerà a rivolgersi al farmaco nelle situazioni successive.
Stesso discorso vale anche per la donna, con il rischio di infilarsi in relazioni scomode solo per il fatto di dimostrare a se stessa o agli altri di essere adeguata
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