Ci sono due nuovi vaccini in arrivo per proteggersi dal Coronavirus:
- Un vaccino prodotto dall’azienda americana Novavax, noto col nome Nuvaxoid (quando è stato girato il video era ancora utilizzato il nome Novaxoid).
- Un vaccino prodotto dall’azienda franco-austriaca Valneva, noto per ora come VLA2001.
Il processo di valutazione da parte dell’EMA sul vaccino di Novavax dovrebbe concludersi già entro la fine del 2021 (EDIT: è stato approvato il 20 dicembre 2021) mentre per il vaccino Valneva si dovrà aspettare ancora un po’.
Nel 2022 però avremo sicuramente questi due nuovi vaccini disponibili.

Come funziona Nuvaxoid?
Il vaccino prodotto da Novavax è un vaccino ricombinante a subunità di glicoproteina SARS-CoV-2 adiuvato.
Il “principio attivo” è costituito da minuscole particelle (nanoparticelle) che contengono copie della proteina spike del Coronavirus.
Queste vengono riconosciute come estranee dal nostro sistema immunitario e le distrugge: questo fa sì che se ne ricordi in futuro, in caso incontri il “virus intero”.
Questa tecnologia si conosce da 30 anni, ed è la stessa dei vaccini contro l’epatite B e il meningococco.
Questo vaccino contiene anche un adiuvante, una saponina, una sostanza che serve per stimolare ulteriormente il nostro sistema immunitario.
E’ un vaccino che si sta già usando in emergenza nelle Filippine da novembre 2021.

Come funziona il vaccino Valneva?
Questo vaccino contiene il virus Sars-CoV-2 non attivo, che non può causare la malattia, e contiene due adiuvanti, sempre con lo scopo di rafforzare la risposta immunitaria al vaccino.
Il meccanismo di questo vaccino, a virus inattivato, è assai noto da tempo: i vaccini contro lo pneumococco, l’esavalente Difterite-Tetano-Pertosse- Epatite B-Polio-Emofilo, quello per il colera hanno questo meccanismo.

Ci sono diversi altri vaccini contro il Covid in fase di studio con questo meccanismo, trovate la lista qui.
Quando arriveranno?
Per entrambi l’arrivo in Italia è previsto per i primi mesi del 2022.
L’Europa ha già ordinato diversi milioni di dosi di entrambi: 200 milioni di dosi di Nuvaxoid e 60 milioni di dosi del vaccino Valneva entro il 2023.
Sono vaccini sicuri?
Non abbiamo naturalmente ancora dati esaustivi su questo, ma i meccanismi di azione di entrambi i vaccini, come dicevamo, sono assai noti da diversi decenni, e nulla farebbe pensare che possano essere pericolosi.
Proprio per questo motivo si spera che alcuni scettici sui vaccini a mRNA (che è una tecnica su cui si lavorava da 20 anni e che si sono rivelati sicurissimi) possano finalmente convincersi a proteggere se stessi e chi li circonda dal Covid-19.

Sono vaccini efficaci?
Le fasi di ricerca di entrambi i vaccini hanno dato percentuali piuttosto alte di efficacia, sovrapponibili a quelle dei vaccini a mRNA.
Nuvaxoid avrebbe un’efficacia tra l’89% e il 96% (dati del New England Journal of Medicine), il vaccino di Valneva intorno al 95% (dato dell’azienda).
La speranza che abbiamo è che possano fornire una protezione nel tempo maggiore e che non siano necessarie diverse dosi ravvicinate come sta succedendo oggi (per Novaxoid attualmente sono previste 2 dosi a 21 giorni di distanza).
Dover tutti fare una terza dose nello stesso anno e pensare già ad una quarta è sicuramente demotivante per molte persone che sono meno convinte della bontà e dell’utilità della vaccinazione.
Sono in fase di studio o sperimentazione molti altri vaccini, qui trovate un elenco aggiornato.
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